Karl Wilhelm Diefenbach (1851 - 1913)

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Karl Wilhelm Diefenbach (Hadamar 1851 - Capri 1913) è stato un pittore tedesco. Ha realizzato opere visivamente sorprendenti e profondamente simboliche, traendo ispirazione dalle sue esperienze e convinzioni personali. I talenti artistici di Diefenbach furono riconosciuti presto, portandolo a studiare presso la prestigiosa Accademia di Belle Arti di Monaco. Tuttavia, il destino gli ha inferto un duro colpo quando fu colpito dalla febbre tifoide e rimase paralizzato al braccio destro. Nonostante abbia subito un intervento chirurgico per riparare il danno, Diefenbach non ha mai riacquistato completamente l'uso del suo arto, il che alla fine lo ha portato a esplorare metodi di guarigione alternativi e uno stile di vita che abbracciava la natura, il vegetarianismo e il naturismo. Nel 1880, Diefenbach viveva in un ambiente comune in una cava abbandonata a Höllriegelskreuth, a sud di Monaco, dove sosteneva uno stile di vita emarginato che rifiutava le norme della società tradizionale.

Ciò includeva il rifiuto della monogamia e della religione, sebbene avesse un interesse per la teosofia. Fu durante questo periodo che conobbe un giovane studente di belle arti a Monaco, Hugo Höppener, che sarebbe diventato il suo stretto compagno e collaboratore. I due artisti hanno lavorato insieme su un enorme affresco, intitolato "Per Aspera ad Astra", lungo 68 metri, che metteva in mostra i loro valori condivisi e la loro visione artistica. Tuttavia, lo stile di vita e le convinzioni non convenzionali di Diefenbach portarono a una battaglia legale per la custodia dei suoi figli, Stella, Helios e Lucidus, e fu costretto a difendere i suoi genitori in tribunale. Questo è stato un periodo difficile per l'artista, ma ha continuato a creare opere innovative e stimolanti. Dopo un litigio con Höppener, Diefenbach si trasferì a Vienna, e successivamente in Egitto nel 1895. Alla fine, si stabilì sull'isola di Capri nel 1900, dove visse fino alla sua morte nel 1913. Nel 1974 è stato istituito un museo in suo onore alla Certosa di Saint-Jacques de Capri.

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